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Matrimoni misti, famiglia e prospettive demografiche (R.Callia)


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 2/10


Che la nuzialità stia vivendo una crisi rilevante è un fenomeno non nuovo. Difatti, da circa 35 anni, se si eccettuano la parentesi dei primi anni Novanta e il picco del 2000, la diminuzione del numero dei matrimoni celebrati appare irreversibile. Dati alla mano, si può rilevare che è dal 1972 (anno in cui si celebrarono 418.944 matrimoni) che è in atto un decremento inarrestabile del numero delle celebrazioni. E in questi ultimi anni il fenomeno appare tutt’altro che in controtendenza. A confermare tale scenario è l’Istituto Nazionale di Statistica, che in un recente comunicato ha reso disponibili i principali risultati della rilevazione sui matrimoni celebrati in Italia nel 20081. Dai dati forniti dall’Istat emerge chiaramente come sono sempre più numerose le coppie che scelgono di formare un nuovo nucleo familiare al di fuori del vincolo del matrimonio. Infatti, se nel 2000 i matrimoni celebrati in Italia erano 284.410, nel 2008 tale cifra è scesa a 246.613. Peraltro, appare in continua crescita anche l’incidenza dei bambini nati al di fuori del matrimonio (nel 2008 pari al 20%).
A diminuire sono soprattutto i primi matrimoni, quelli celebrati fra celibi e nubili, essendo passati da 391.767 nel 1972 (vale a dire il 93,5% del totale) a 212.476 nel 2008 (pari all’86,2%). Va inoltre rilevato che i primi matrimoni vengono celebrati sempre più tardi riguardo all’età dei nubendi. Le spose alle prime nozze hanno in media circa 30 anni, mentre gli sposi 33 (nel 1972 tali dati erano rispettivamente pari a 24,1 e 27,4).


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