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Sussidio liturgico-pastorale Quaresima-Pasqua 2010

Ufficio Liturgico Nazionale

PRESENTAZIONE
SUSSIDIO QUARESIMA-PASQUA 2010
 
 
«Ritornate a me con tutto il cuore»: le parole del profeta Gioele, che risuonano con forza nella liturgia del Mercoledì delle Ceneri, orientano in maniera molto precisa il nostro itinerario quaresimale e pasquale.
Ad esse fa eco la parola dell’apostolo Paolo: «Lasciatevi riconciliare con Dio!». Anche nel Vangelo, la Parola del Signore Gesù invita a recuperare la dimensione profonda dell’esistenza: «Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Si tratta di parole che ci possono accompagnare per tutto il tempo di Quaresima-Pasqua, unendo, in maniera che potrà apparire paradossale, l’invito pubblico, coraggioso, aperto alla conversione da una parte e l’esigenza profonda di un rinnovamento interiore dall’altra.
Il profeta parla a tutto il popolo, e denuncia i mali che affliggono la sua vita pubblica; Paolo si rivolge alla comunità, senza paura di rimproverare la sua tendenza ad arrestarsi nel cammino di crescita verso la pienezza di Cristo; Gesù stesso nel Vangelo denuncia apertamente la finzione di chi pratica il bene unicamente per apparire.
E tuttavia la ragione sorgiva di tutti questi annunci, il loro contenuto fondamentale, è un invito a recuperare l’interiorità, l’intimità con Dio, senza esibizioni chiassose, anche a prezzo di solitudine e isolamento. Dall’amicizia profonda con Dio in Gesù Cristo, che si attua nella liturgia, nella lectio divina, nella preghiera personale, in ascolto docile alla voce dello Spirito, nasce l’annuncio autentico, coraggioso, pubblico e la testimonianza della carità. Altrimenti la proclamazione della fede scade a propaganda, l’azione della Chiesa si degrada a pura e semplice autoconservazione.
Il presente sussidio – a partire dalla Parola di Dio annunciata e ascoltata nella liturgia – offre indicazioni e stimoli per articolare in precisi itinerari le dimensioni fondamentali che la Parola ci indica, favorendo il recupero di una interiorità rinnovata, un annuncio sincero e convinto.
La Quaresima è tempo della conversione del cuore, occasione favorevole per ritrovare identità. La Pasqua è il tempo della gioia della risurrezione, che non può essere tenuta nascosta nel chiuso del cenacolo, ma si apre alla proclamazione gioiosa: Cristo è risorto! Per tutto il mondo c’è possibilità di salvezza, di perdono, di vita nuova.
La Parola di Dio ci rivolge dunque un messaggio impegnativo, interpellando direttamente le nostre Chiese. Inutile sperare che esse possano far presa in un mondo sempre più dominato dall’urgenza dell’apparire, del sembrare che prevale sull’essere, della propaganda che sostituisce la cultura, dei valori commerciali ed economici che sostituiscono i valori morali. Per chi vive nel mondo, lasciandosi guidare unicamente dalla sua consequenzialità, non può essere diversamente: anche se deprecata, detestata, contestata, l’apparenza tangibile e il risultato immediato appaiono gli unici criteri possibili di azione. Per chi invece si lascia guidare dalla Parola divina, manifestata pienamente nella vita di Cristo, si dischiude un’opportunità completamente diversa: vivere nella fede, solidamente appoggiandosi alla stabilità di Dio, camminando insieme a Cristo, verso il compimento della sua storia di salvezza, avendo sempre all’orizzonte il mistero del Dio invisibile, che misericordiosamente si china su di noi, fino a donare se stesso sulla croce.
Anche l’opera più nascosta di conversione e penitenza, dunque, è in se stessa annuncio, offerta di un’alternativa, promessa di futuro. Di questo il nostro mondo ha estremo, anche se spesso inconfessato, bisogno.
Ritroviamo dunque la nostra identità profonda di credenti: e saremo in grado di offrire agli uomini e donne del nostro tempo l’esperienza di un modo differente, più vero, più autentico, di esistenza.
 
+ Mariano Crociata
Segretario Generale della CEI