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Laboratorio Biblico
Roma, 22 aprile 2009
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Ufficio Catechistico Nazionale
Il Laboratorio si è svolto il 22 aprile nella Sede CEI di via Aurelia 796. Titolo del Laboratorio: “La Parola che nutre e vivifica l’impegno pastorale della Chiesa. Bibbia, persona e relazioni per una pastorale integrata”. Alcuni elementi di Sintesi della giornata
Una lettura sintetica di questo Seminario biblico potrebbe essere data proprio dalle quattro immagini usate nel Messaggio finale del Sinodo dei Vescovi. VOCE – La Parola è un dono che segna già di per sé una dimensione trascendente (nessuno impara a parlare da solo). La comunione nella parola e dalla parola segna la dimensione di figliolanza e di fratellanza nella comunità dei credenti: unica è la parola che si trasmette, che si annuncia e che si celebra. VOLTO – Nella relazione di Vignolo e nei contributi dei gruppi è emersa in modo chiaro la “questione di Dio” attraverso la dimensione della conoscenza e del “desiderio”, cioè della domanda sempre aperta nei confronti di Colui che si dona e si rivela. La questione dell’“origine” («riconciliarsi con la nascita» – ha detto Vignolo) assume qui un aspetto molto importante anche per una dimensione pastorale. CASA – E’ emerso nei lavori di gruppo come luogo nodale per la Pastorale Integrata sia la Famiglia, immagine del Dio che rivela la sua unità nella storia. LA famiglia è e deve diventare il luogo in cui la Parola prende casa, in cui abita. STRADA – La Bibbia è Parola di Dio che si spezza nella parola degli uomini: questo è il suo autentico modo di “fare cultura”. L’analogia con il Verbo Incarnato mostra che Gesù stesso ha compiuto le Scritture vivendole. La Bibbia come “anima della pastorale” va intesa non nel senso che la Bibbia dà ogni risposta, ma nel senso che la Bibbia obbliga la pastorale ad un confronto con una mentalità di fede. La Pastorale Integrata è il luogo in cui si evidenzia con la vita la dimensione biblica della fede. La vita dell’uomo e la vita della comunità interrogano la Bibbia e dalla Bibbia vengono interrogate. Si ritiene opportuno richiamare in chiusura una citazione del discorso fatto da Benedetto XVI al mondo della cultura nel Collège des Bernardins a Parigi (12 settembre 2008) nell’immediata vigilia del Sinodo, che ci introduce ad una riflessione sull’unità della Scrittura: essa ¬- ha detto il papa - «ha bisogno dell’interpretazione, e ha bisogno della comunità in cui si è formata e in cui viene vissuta. In essa ha la sua unità e in essa si dischiude il senso che tiene unito il tutto. Detto ancora in un altro modo: esistono dimensioni del significato della Parola e delle parole, che si dischiudono soltanto nella comunione vissuta di questa Parola che crea la storia. Mediante la crescente percezione delle diverse dimensioni del senso, la Parola non viene svalutata, ma appare, anzi, in tutta la sua grandezza e dignità». Scarica gli Schemi
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