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Messaggio agli Scouts cattolici italiani in occasione del centenario dello scoutismo


Carissimi Scouts cattolici italiani,
i vostri Vescovi gioiscono con voi per il centesimo anniversario della nascita dello scoutismo e quindi per i cento anni di fedeltà a un’opera educativa che ha fatto crescere in tanti paesi del mondo, inclusa l’Italia, innumerevoli donne e uomini impegnati a rendere il mondo migliore di come l’hanno trovato.
Lo scoutismo cattolico è stato e continua a essere un elemento prezioso nel tessuto ecclesiale e sociale del nostro Paese, che ha servito attraverso una limpida - a volte straordinaria - testimonianza del Vangelo e mediante l’assunzione delle responsabilità di una cittadinanza attiva, generosa e libera, carica di slancio e di speranza, dedita alla ricerca del bene di tutti.
Voi oggi siete gli eredi e i protagonisti di una grande avventura educativa e di una proposta pedagogica che ha attraversato con inalterata genuinità il secolo scorso e che ora è pronta a passare il testimone al terzo millennio.
Come è noto, nel 1907, il fondatore, Robert Baden Powell, diede avvio con un piccolo gruppo di ragazzi a quest’avventura, che vede oggi coinvolti milioni di giovani in tutto il mondo. Solo pochi anni dopo, nel 1916, nasceva in Italia lo scoutismo cattolico. A detta di molti, e per testimonianza dello stesso fondatore, l’incontro dello scoutismo con la fede cattolica si è rivelato fecondo e provvidenziale, costituendo una scuola di crescita per cristiani autentici e una fonte di genuina spiritualità. Tale incontro ha valorizzato e posto in evidenza, con tipica originalità, la bellezza e il vigore del messaggio evangelico e delle energie che si sprigionano quando Cristo, vivente nella Chiesa, viene accolto e inserito là dove si opera per la persona umana, la sua verità, la sua dignità e la sua libertà.
Siete dunque collaboratori preziosi della missione educatrice della Chiesa per orientare i fanciulli, i ragazzi e gli adolescenti verso orizzonti di speranza e di rinnovata fiducia nella bellezza della vita e del servizio ai fratelli, per far riscoprire il senso della storia e riacquistare la fiducia nell’uomo. In una società segnata da tensioni profonde in un contesto sfiduciato e violento, occorre far sentire la forza della fede, l’urgenza della solidarietà e del dono della vita per amore, sostenendo la speranza in un mondo migliore. >>

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