ventennale della migrantes
(1987-2007)
La Fondazione Migrantes, tra esperienza e proposta (S. Ridolfi) pag. III
La loro memoria resta in benedizione:
- S.E. Mons. Albino Mensa (S. Ridolfi) XV
- P. Francesco Milini (G. Bonicelli) XVII
- Mons. Aldo Casadei (G. Maroni) XIX
La Fondazione Migrantes, tra esperienza e proposta
Silvano Ridolfi
Essendo la “Fondazione Migrantes” (d’ora in poi FM) un servizio operativo dei Vescovi italiani per i problemi delle migrazioni, occorre vederne nascita e sviluppo nel quadro degli interventi della Chiesa in questo campo.
S. Sede
Le migrazioni italiane (allora quasi esclusivamente sotto l’aspetto di emigrazione) sono state seguite inizialmente per ragioni storiche dalla S. Sede.
1911 La Segreteria di Stato manda una lettera sull’assistenza ai migranti a tutti i Vescovi d’Italia.
1912 Presso la S. Congregazione Concistoriale viene aperto un Ufficio Emigrazione, affidato a Mons. Pisano, amico e collaboratore del Vescovo Mons. Bonomelli.
1914 La S. Congregazione Concistoriale, che aveva mandato un questionario distinto ai Vescovi di emigrazione e a quelli di immigrazione, invita a costituire in ogni diocesi dei «comitati» e «patronati» per l’assistenza ai migranti.
19 marzo: Pio X, preoccupato dell’esodo confuso di migliaia di italiani, della loro spesso drammatica situazione umana e delle difficoltà religiose, affida questa problematica alle cure della S. CongregazioneConcistoriale che aveva aperto una sezione apposita nel proprio Dicastero.
Lo stesso Papa dona una sede, il palazzo in Via della Scrofa 50, per la formazione dei sacerdoti destinati al servizio degli emigrati, il Collegio per l’Emigrazione Italiana (che diverrà Pontificio per volontà di Benedetto XV).
Il Pontificio Collegio poté iniziare la sua attività soltanto dopo la prima Guerra Mondiale, il 6 gennaio 1921. Ne è rettore ex officio il Prelato per l’Emigrazione.
Negli anni 1921-1932 preparò per le Missioni in America ed Europa 209 sacerdoti. Negli anni 1932-1949 è inattivo.
Nel 1949 (12 settembre) la Sacra Congregazione Concistoriale ne affida la Direzione alla Pia Società dei Missionari Scalabriniani, fondata dal Vescovo di Piacenza Mons. G.B. Scalabrini nel 1887: da allora fino alla cessazione nel 1970 sono stati formati per le Missioni o Parrocchie italiane 391 sacerdoti.
Il Pontificio Collegio cessa definitivamente la sua attività e viene destinato ad altre finalità da Papa Giovanni Paolo II nel 1984.
1920 Viene nominato da Pio X un “Prelato per l’emigrazione italiana”, nella persona di Mons. Cerrati (1920-1925); seguiranno Mons. R. Beltrami (1925-1929) e Mons. E. Viganò (1931-1949).
Questa figura terminerà con la pubblicazione della Lettera apostolica “Exsul Familia” di Pio XII (1952).
1946 La Segreteria di Sato di S.S. istituisce un proprio «Ufficio emigrazione».
1951 Nasce a Ginevra la «Commissione Cattolica Internazionale per le Migrazioni» (CCIM - Primo Presidente James J. Norris) come coordinamento al vertice delle varie organizzazioni cattoliche che si interessano di emigrati e profughi.
1952 Pio XII promulga la Costituzione Apostolica «Exsul Familia» che organizza giuridicamente l’assistenza ai migranti e profughi, la quale assistenza passa «in competenza esclusiva» alla S. Congregazione Concistoriale.
Sorge la figura del Delegato per le Opere di Emigrazione della Santa Sede, la cui competenza non è più limitata alla sola emigrazione italiana, ma si estende a tutti i fedeli emigrati «di qualunque stirpe, lingua e nazione».
Viene istituita la carica di Direttore Nazionale delle Opere di Emigrazione, con competenza per gli emigrati di ciascun Paese (primo Direttore per l’Italia Padre Francesco Milini, cs).
1969 Paolo VI pubblica con Motu Proprio la “Pastoralis Migratorum Cura”, che aggiorna la “Exsul Familia” e conferma il percorso pastorale già avviato in campo mondiale nel settore delle migrazioni.
In allegato il documento completo