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Indirizzo di saluto del Card. Camillo Ruini a Sua Santità Giovanni Paolo II in occasione della 53.a Assemblea Generale - 20 maggio 2004


Padre Santo, ancora una volta noi Vescovi italiani desideriamo esprimerLe tutta la nostra affettuosa gratitudine per questo incontro, nel quale culmina la nostra Assemblea Generale. Esso avviene a soli due giorni dal Suo Genetliaco: Le rinnoviamo dunque il più fervido augurio e Le assicuriamo la nostra quotidiana preghiera, per la Persona e il Ministero di Vostra Santità. 
Un grande grazie, Padre Santo, Le diciamo per il Suo costante Magistero di fede, di difesa della persona umana, di stimolo all’evangelizzazione, di pace, di perdono e riconciliazione. In particolare La ringraziamo per la Sua paterna vicinanza alla nostra Nazione, espressa anche, in questo tempo, a favore degli italiani uccisi, feriti o tenuti in ostaggio in Iraq e delle loro famiglie. Padre Santo, accogliamo di tutto cuore, per noi e per le nostre comunità, il Suo ripetuto invito alla preghiera perché il mondo ritrovi le strade della pace e possa divenire, secondo la felice espressione di Vostra Santità, una grande “famiglia di Nazioni”. 
Siamo pertanto profondamente uniti nella preghiera alla celebrazione delle esequie del militare italiano Matteo Vanzan, che ha luogo proprio in queste ore. 
Desideriamo esprimerLe viva riconoscenza, Padre Santo, per il Suo nuovo libro, “Alzatevi, andiamo!” è un libro e una testimonianza personale che riguarda in modo speciale noi Vescovi e il Ministero che la bontà del Signore ci ha affidato: lo leggeremo molto volentieri e ne riceveremo certamente una lezione di vita. In questa Assemblea, come in quella precedente, abbiamo molto riflettuto sull’importanza e sul rinnovamento missionario delle nostre parrocchie: mi sia consentito, Padre Santo, di ricordare la Sua ininterrotta sollecitudine pastorale per le parrocchie romane, che Vostra Santità ha ormai quasi tutte incontrato: così anche a Roma ha voluto continuare quell’impegno che ha caratterizzato il Suo Ministero episcopale a Cracovia. Padre Santo, attendiamo la Sua parola e chiediamo la Sua Benedizione, per noi e per il popolo che ci è affidato.