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Messaggio in occasione della 80a Giornata per l'Università Cattolica del Sacro Cuore - 25 aprile 2003


Sono ormai ottantŽanni che lŽUniversità Cattolica si presenta al Paese per riproporre la propria identità e la propria missione a servizio della persona e della cultura. EŽ significativo che, tagliando questo traguardo, si richiami lŽattenzione sul protagonismo dei giovani e dellŽAteneo. I primi non sono dei fruitori passivi dei servizi offerti dal secondo, ma portatori intrepidi di un anelito per un mondo più giusto, più umano, nel quale a ognuno sia riconosciuta la dignità di figlio amato di Dio. LŽUniversità Cattolica non può essere considerata un’agenzia accademica alla quale è precluso di accostarsi alle persone,accompagnando il loro cammino di maturazione e di crescita verso un umanesimo integrale. LŽincontro di questi due protagonismi complementari può rafforzare la speranza di rendere nuovo il mondo, nonostante le ombre che suscitano inquietudini nel cuore degli uomini del nostro tempo.


"Giovani e Università protagonisti del nuovo mondo"
Gli inizi del terzo millennio ravvivano negli uomini e nelle donne del nostro tempo, segnato da una recrudescenza inattesa di violenza, il desiderio di un mondo nuovo, nel quale vengano sanate le ferite dell’odio e della vendetta e trovino soluzione le tante ingiustizie sociali; un mondo nel quale sia riconosciuta e rispettata effettivamente la dignità di ogni essere umano; un mondo nel quale possa fiorire una nuova stagione di concordia e di benessere per tutti. La Chiesa - impegnata a costruire il regno di Dio nella storia, nellŽattesa dei cieli nuovi e della terra nuova - fa suo questo anelito, tipico del mondo giovanile, a un mondo più giusto, più umano, nel quale a ognuno sia riconosciuta la dignità di figlio amato di Dio, e incoraggia il protagonismo che i giovani di oggi intendono assumere in questo ambito. Il tema dellŽottantesima Giornata per lŽUniversità Cattolica del Sacro Cuore "Giovani e Università protagonisti del nuovo mondo" si inserisce opportunamente in questo contesto perché orienta i giovani e lŽUniversità Cattolica verso un traguardo che trascende gli spazi accademici per toccare il cuore della società moderna.Ma non ci può essere vero protagonismo giovanile senza maturazione umana e spirituale, acquisita attraverso una formazione cristiana, culturale e professionale. LŽUniversità Cattolica, sin dalla sua fondazione, si è dedicata a questo delicato e decisivo settore, impegnandosi a coniugare le esigenze di una formazione specialistica ai più alti livelli con lŽurgenza di far maturare nei giovani il desiderio di lavorare per il bene comune.Questo impegno, da tutti riconosciuto e apprezzato, chiama le nostre Chiese a sostenere generosamente lŽAteneo dei cattolici italiani, perché sappia continuare nel suo prezioso e insostituibile compito di formare per il Paese giovani preparati culturalmente e capaci di spendere la loro vita per ciò in cui credono.Le numerose sfide della formazione, anche nel campo della trasmissione culturale e della ricerca scientifica, impongono all’Università Cattolica di elaborare strategie didattiche capaci di rispondere alle complesse domande del mondo giovanile. Non si tratta di un impegno semplice, come evidenziano le molteplici ricerche effettuate. Infatti, il quadro offertoci è quello di un mondo attraversato da luci e ombre. I giovani, oggi, sono forti, ma incerti; più preparati sul livello culturale rispetto alle generazioni che li hanno preceduti, ma meno disponibili ad assumere responsabilità in proprio; ricchi di entusiasmo, ma incapaci di impegni di lungo respiro. A ognuno è richiesto il massimo sforzo per aiutarli a divenire protagonisti di un mondo nuovo nel segno della speranza, spesso richiamata ai giovani da Giovanni Paolo II. Ci piace ricordare qui le parole del Papa a Toronto in occasione della 17a Giornata Mondiale della Gioventù: «Voi siete la nostra speranza, i giovani sono la nostra speranza. Non lasciate che quella speranza muoia! Noi non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma dellŽamore del Padre per noi e della nostra reale capacità di divenire lŽimmagine del Figlio suo» (Toronto, 28 luglio 2002). LŽUniversità Cattolica sappia essere luogo in cui i giovani imparano a essere custodi e promotori della speranza che non delude.

Roma, 22 marzo 2004


LA PRESIDENZADELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA


PRESIDENZA DELLA CEI