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L'attenzione ai giovani nella Chiesa italiana: dal Convegno di Palermo al progetto culturale


Ufficio Catechistico Nazionale - Catechesi


LŽATTENZIONE AI GIOVANI NELLA CHIESA ITALIANA: DAL CONVEGNO DI PALERMO AL PROGETTO CULTURALE.Relazione di S. Ecc. Mons. Cesare Nosiglia

UNA PREMESSA "MENTALE"
La chiamo così per indicare un atteggiamento interiore su cui si misura il rapporto della Chiesa, degli adulti, di noi tutti, verso i giovani.
Il cammino della Chiesa in Italia, come quello delle nostre comunità locali, si è mosso in questi decenni dopo il Concilio, attraverso varie tappe che via via hanno caratterizzato il complesso e a volte dialettico rapporto con i giovani. Si è passati da atteggiamenti di giovanilismo propri degli anni 70, in cui si rincorrevano i giovani per non perderli, ad atteggiamenti di paura e timore di fronte ad esplosioni contestative e violente e a una certa indifferenza educativa priva di vero interesse verso di loro propria di una società adultizzata quale è quella di oggi. Purtroppo dobbiamo riconoscere che in questi vari modi di rapportarsi con il mondo giovanile ha inciso fortemente la cultura sociale più che quella evangelica. A mio avviso, sta proprio qui un punto delicato e decisivo su cui la Chiesa è stata sollecitata a riflettere sempre più intensamente soprattutto sotto la spinta propulsiva e dinamica del Magistero e della forte testimonianza offerta da Giovanni Paolo II nei confronti dei giovani del nostro tempo. La lettura evangelica e dunque positiva, impostata sulla buona notizia che i giovani portano in se stessi, è ben distante da un generico giovanilismo perché è fondata sulla croce di Cristo, sulle sue esigenze forti rivolte ai giovani, ma anche sul suo sguardo (nel senso sia specifico che globale) di predilezione e di amicizia con cui egli si rapporta con i giovani del Vangelo (es. il giovane ricco, la figlia di Giairo, il ragazzo indemoniato, la figlia della Cananea, il figlio unico della vedova di Nain, il ragazzo della moltiplicazione dei pani, gli stessi giovani apostoli e discepoli). Il Papa ha risvegliato nella Chiesa la coscienza del patrimonio di grazia che il mondo giovanile rappresenta per le nostre comunità e per lŽintera umanità e dunque il loro insostituibile contri
buto per la vita, la crescita, il rinvigorimento della fede e della speranza nel cuore dellŽuomo. Già nel 1985, nella Lettera Apostolica ai giovani e alle giovani del mondo, scriveva: "Si tratta del fatto che la giovinezza per se stessa è una singolare ricchezza da parte dellŽuomo, di una ragazza e di una ragazzo e il più delle volte viene vissuta dai giovani come una specifica ricchezza". E nel libro "Varcare le soglie della speranza" il Papa esprime compiutamente il suo pensiero riguardo ai giovani: "Che cosa è la giovinezza? Non è solo un periodo della vita corrispondente a un determinato numero di anni, ma è insieme un tempo dato dalla Provvidenza a ogni uomo e dato a lui come compito: durante il quale egli cerca come il giovane del vangelo, la risposta agli interrogativi fondamentali; non solo il senso della vita, ma anche un progetto concreto per iniziare a costruire la vita. Ogni educatore a cominciare dai genitori, nonché ogni pastore, deve conoscere bene tale caratteristica e deve saperla identificare in ogni ragazzo o ragazza. Dico di più, deve amare ciò che è essenziale per la giovinezza".
E conclude, rivolto alla Chiesa con queste parole :
"I giovani cercano il senso della vita, cercano risposte definitive. E in questa ricerca non possono non incontrare la Chiesa. E anche la Chiesa non può non incontrare i giovani. Occorre che la Chiesa abbia una profonda comprensione di ciò che è la giovinezza, dellŽimportanza che riveste per ogni uomo. Occorre che anche i giovani conoscano la Chiesa, che scorgano in essa Cristo, il quale cammina attraverso i secoli con ogni generazione, con ogni uomo. Cammina con ciascuno come un amico. Importante per la vita di un giovane è il giorno in cui si convince che Questo è lŽunico amico da non deludere, nel quale può sempre sperare".
Solo chi parte da questo convincimento del valore–giovani legge con discernimento evangelico la verità–giovani, è capace di fare una attenta analisi della loro condizione sen
za enfatizzare le difficoltà o i numeri pessimistici delle statistiche, ma cogliendo al di là degli errori, le attese, gli appelli che i giovani rivolgono alla Chiesa, aprendo verso di loro un credito di amicizia, di accoglienza e di ascolto, di correzione se necessario, frutto di quellŽamore esigente e responsabile di Cristo che "fissato lo sguardo" sul giovane ricco lo amò e gli fece la grande e impegnativa proposta di seguirlo.
(testo integrale in allegato)