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Il cammino di fede dei circensi e lunaparchisti nel prossimo decennio


Fondazione Migrantes - Servizio Migranti 6/01


di Piergiorgio SaviolaI vescovi dŽItalia riuniti in Assemblea nel maggio scorso hanno stilato gli Orientamenti pastorali per il primo decennio del 2000 come prima risposta allŽappello del Papa nella sua lettera Novo Millennio Ineunte. Così inizia il documento dei vescovi: "Vogliamo anche noi andare al largo, salpare senza paura, non temere la notte infruttuosa, riprendere con fiducia la pesca".Il documento dei vescovi inizia tracciando lŽitinerario fondamentale "dallŽascolto alla condivisione per amore…". La missione della Chiesa è sempre quella di seguire il Maestro tenendo lo sguardo fisso su di Lui, che le ha affidato un Vangelo che deve essere condiviso con tutti gli uomini e le donne che sono alla ricerca di ragioni per vivere, di una pienezza della vita. Una missione, dunque, senza confini.Sottrarsi, però, al dovere di evangelizzare nella maniera e con le forme richieste dal nostro tempo, significherebbe venir meno ad un appello dello Spirito per la nostra epoca. Infatti "è nellŽoggi di Dio che la Chiesa opera, mettendosi in ascolto della cultura del nostro mondo", così il documento dei vescovi.Lo Spirito parla a noi anche attraverso quei segni dei tempi che riguardano alcune porzioni della nostra comunità umana, come i circensi e i lunaparchisti. Infatti anche il mondo dei circhi e dei luna park è parte qualificata nella società contemporanea, non solo per le tradizioni antiche di tali strutture, ma anche per lŽaggiornamento che essa ha ottenuto in fatto di progresso tecnico, di promozione economica, e soprattutto in fatto di presenza sempre vivace e sensibile ai ritmi della vita contemporanea.Per questo sfuggire agli obblighi ed allŽaggiornamento richiesto alle Chiese per poter essere ancora in grado di parlare a questo mondo particolare, significherebbe compromettere il futuro della fede nelle comunità che la compongono ed in tutte quelle numerose persone in esse coinvolte. Significherebbe di fatto privare queste persone del dono spirituale della fede, della liberazione dellŽuomo e della chiamata alla salvezza voluta da Cristo, contribuendo a chiuderle forse in un ghetto estraneo alla Chiesa.Da qui, secondo lŽindicazione dei vescovi, lŽimpegno di "favorire una più adeguata comunicazione agli uomini in mezzo ai quali viviamo del mistero di Dio".Dal convegno nazionale di pastorale celebratosi il luglio scorso ad Assisi sul tema "Alla luce della Parola di Dio, i circensi e i lunaparchisti protagonisti e promotori di una comunità viva", è emersa la ferma volontà di camminare insieme a loro, dentro la loro storia, per riscoprire la centralità della parola di Dio.Il programma pastorale dei circensi e lunaparchisti per il prossimo decennio ricalca le direttive del documento dei vescovi "Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia", che suggeriscono di:- valorizzare la qualità formativa in senso spirituale, teologico, culturale e umano;- valorizzare tempi e spazi di incontro nella liturgia: già si sta studiando una liturgia sulla Parola rinnovata e partecipata, adattata alla cultura circense e al carattere ecumenico del suo mondo;- dedicare una maggiore attenzione ai giovani e alla famiglia: aiutare i giovani del circo e del luna park a maturare autentiche scelte di fede, oltre al naturale e tradizionale sentimento religioso che ancora mantengono, e formare i circensi e i lunaparchisti ad essere loro stessi evangelizzatori della loro gente, protagonisti della pastorale nel loro ambiente. La famiglia da oggetto a soggetto di pastorale.Aiutare la donna circense ad essere la fedele custode e trasmettitrice dei valori e della tradizione cristiana nel contesto culturale in cui vive e ad essere elemento di unione, di pacificazione e mediazione nella famiglia e tra le famiglie del circo e del luna park.- Crescere nello spirito ecumenico divenendo scuole di comunione ed esercitare lŽaccoglienza e il dialogo con chi è di unŽaltra fede. Facendo leva sulla presenza di persone di altre razze nella realtà composita dei circhi e luna park si terranno quindi incontri di sensibilizzazione e di formazione per i circensi e i lunaparchisti per promuovere:- una accoglienza cristiana del "diverso" integrandolo a pieno titolo in una rete di solidarietà;- il rispetto delle altre religioni, favorendo un dialogo ecumenico e interreligioso.I vescovi ci propongono quindi una Chiesa di discepoli del Signore e di inviati nel suo nome. E questa la via che porta alla fecondità: la Chiesa umile e serva, che scende accanto agli uomini soffrendo con loro in ogni loro debolezza, può trasmettere davvero il Verbo della vita fino a far rinascere la speranza nel cuore degli uomini.