Chiesa Cattolica Italiana - News e Mediacenter - News - 2013 - Aprile - "Ponti fra la Chiesa
e la strada" 
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Venerd́ 5 Aprile 2013
Nota pastorale sugli oratori
"Ponti fra la Chiesa
e la strada"   versione testuale

Mons. Giuliodori, nel presentare la Nota, ha richiamato la memoria e, quindi, la tradizione dell’oratorio, la sua attualità – “Sono ponti tra la Chiesa e la strada”, ha evidenziato, riprendendo un’affermazione di Giovanni Paolo II – la sua valenza ecclesiale, le molteplici iniziative che ne caratterizzano la vita. Ne ha ricordato le finalità pedagogica, richiamando lo stile oratoriano, la responsabilità di chi è chiamato a gestirlo, le linee per alleanze educative con altri soggetti territoriali.
In particolare, il Presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali ha evidenziato due caratteri di novità: la presenza di molti ragazzi, figli di famiglie immigrate, che provengono da altre culture, da altre confessioni cristiane e da altre religioni, che sono accolti all’interno di una precisa identità; l’attenzione per la cultura della Rete, per giovani che crescono naturalmente connessi e che nell’oratorio possono trovare un luogo che educa ad abitare anche questo ambiente.
“È la comunità cristiana nel suo complesso che anima l’oratorio: una Chiesa che annuncia il Vangelo ai ragazzi, crescendo e camminando insieme, anche con questa proposta di pastorale giovanile, che si sviluppa secondo una precisa progettualità”: Mons. Solmi ha spiegato come i talenti a cui il titolo della Nota rimanda sono proprio quelli dell’intera comunità, all’interno della quale i giovani sono destinatari di un’attenzione privilegiata, di “un progetto che ha alle spalle una lunga tradizione, ma che deve essere giocato nell’oggi”.
Il Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita ha evidenziato la centralità delle relazioni: “L’oratorio è luogo di incontro, di dialogo, di confronto attorno ad una identità cristiana; è luogo della famiglia, che – anche quando è segnata dalla fragilità – offre così ai figli un percorso educativo attraverso una presenza sapienza e prudente, e insieme progettuale, educante e testimoniale”.