Chiesa Cattolica Italiana - Le Opere e i giorni - 2011 - Novembre - Allegoria della Vigilanza con lo scettro occhiuto 
Titolo opera: Allegoria della Vigilanza con lo scettro occhiuto   versione testuale

Autore: Polinori A.
Anno: 1629
Materia e tecnica: affresco
Provenienza: Inventario informatizzato dei beni storici e artistici delle diocesi italiane - Diocesi di Orvieto - Todi

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Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento (Mc 13,33)
L’affresco rappresenta la Vigilanza come figura femminile reggente nella destra uno scettro occhiuto, a simboleggiare l’occhio permanentemente vigile della coscienza, che non desiste neppure nel tempo notturno, cui allude il manto azzurro trapuntato di stelle che la avvolge, sopra la veste aurea. Ai suoi piedi è una gru, che, attorniata dai piccoli, in una zampa trattiene una pietra, secondo la leggenda, riferita da Cesare Ripa, per cui le gru, trovandosi a riposare insieme, «si aiutano in questo modo, che tenendo una di esse un sasso col piede raccolto, l’altre, fin che il sasso non cade, son sicure di essere custodite per la vigilanza delle compagne, e cadendo, che non avviene se non nel dormire di dette guardie, che al rumore si destano, e se ne fuggono via».