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Proposta della Caritas   versione testuale
Il Verbo si fece uomo
 
Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei. (Luca 1, 35-38)
 
 
… e venne ad abitare IN MEZZO A NOI
 
Faccio volontariato da anni. Sono stato anche fedele praticante. E ancora oggi mi torturo l'anima con Dio. Volevo raccontare una storia delle tante che conosco. Ma preso da un'angoscia e disperazione, davanti alla TV, mi viene la brillante idea di scrivere di me. Perché sono stato sempre povero, prima studente, poi con babbo che pensava a tutto.
Poi in comunità per via dell'alcool, e lì non si diventa certamente ricchi. Ho anche provato a lavorare, ma ho sempre avuto bisogno di chi mi sostiene, perché spesso mi impigrisco o demoralizzo per qualsiasi cosa. Fino a crollare e tornare nel 2005 in comunità, perché il bere si poteva risolvere, ma il cervello, oltre all'esaurimento, si era chiuso a qualsiasi sensibilità. Allora una comunità aperta con tanto di attività esterne, mi ha portato a parlare con la gente, a scrivere, ascoltare e gustare l'arte nelle sue forme più svariate. Uscire dalla solitudine è troppo importante. La si può intendere anche come libertà, ma se protratta nel tempo fa male, fino alla pazzia. Sono sempre stato ai margini, infatti i problemi sono iniziati col Liceo scientifico di Ancona, dove mi sono subito chiuso, di fronte a persone nuove, che forse vedevo già grandi e più belle di me.
Non come fino alle medie, dove si stava tutti insieme nel gioco e nello studio. Oggi, grazie ai servizi di cui ho accennato, ho riaperto la mente, trovando piacevole anche il lavoro. Ho capito ora cosa significa “mente sana in corpo sano”, ma ho anche capito che le cose avvengono senza rimedio, anche se non è destino. E questa nostra storia dipende anche dagli altri. 
Un volontario di Ancona
 
  
Segni di speranza
 
Con le persone che vivono sulla strada non è sempre facile stabilire un contatto; in questo modo diventa difficile credere che sia possibile per loro recuperare un diverso stile di vita, come testimonia questo volontario di Ancona.
In molte città vengono organizzate le “unità di strada”, con lo scopo di avvicinare queste persone, offrire loro qualcosa di caldo, conquistare la loro fiducia, nella speranza di poter proporre un percorso di uscita dalla loro condizione: sosteniamo e partecipiamo a questo segno di speranza.
 
Davanti ai poveri, Signore, capisco di non possedere nulla da offrire, se non Te. Aiutami a “farmi prossimo”.