?Gli apostoli erano dei pescatori, uomini di mare; Cristo stesso soggiornava insieme con loro presso il mare e sul mare. Il mare, dunque, è diventato un particolare luogo dell?incontro dell?uomo con Dio; il luogo toccato dal piede del Salvatore del mondo; il luogo, su cui è stato scritto un capitolo essenziale della storia della salvezza?[1]
Fedeli al mandato di Gesù anche oggi ci si rivolge a tutte quelle persone che fanno ?del mare, che pare invalicabile elemento, e che separa gli uomini fra loro, una via di comunicazione, anzi la via più largamente e febbrilmente percorsa?. A tutti coloro che hanno ?per casa la nave, per campo di lavoro il mare, per patria il mondo?.[2]
Tra le tante immagini della vita di Gesù legate al mare ?la tempesta sedata? è sembrata quella che maggiormente potesse esprimere l?identità dell?Ufficio Nazionale per l?apostolato del mare. Essa non descrive la sua attività ma le ragioni del suo esistere e operare.
?Con i suoi mutevoli aspetti, il mare ci ricorda, dunque, che la nostra città necessita di una guida e di un sostegno che ci accompagnino attraverso i marosi dell?esistenza. Torna alla mente la suggestiva pagina evangelica, che presenta i discepoli sulla barca con Gesù in mezzo al mare: ?Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; e Gesù dormiva. Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: Salvaci, Signore, siamo perduti! Ed egli disse loro: Perché avete paura, uomini di poca fede? Quindi levatosi sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia? (Mt 8, 23-26).
La scena non abbisogna di commento: Gesù è il vero Signore della storia; lui è il dominatore degli eventi, che dipendono in ogni momento dalla sua volontà onnipotente. Lui può orientare e sostenere la navicella della nostra esistenza anche nei momenti più difficili e bui?.[3]
?Cari fratelli, queste parole del Signore siano anche per voi motivo di fiducia e di incoraggiamento nelle difficoltà e nei momenti bui; siano garanzia della continua assistenza, che egli non fa mancare a chi si rivolge a lui con fiducia: a lui che ha la chiave di tutti gli enigmi del cuore umano e che dà il senso ultimo ad ogni azione. Se, come gli apostoli, avrete con voi Gesù nella rotta della vita, non avrete a temere né tempeste, né venti contrari. L?immagine della barca è simbolo della Chiesa nel mondo? La Chiesa è questo legno di salvezza che vi assicura la traversata e il Cristo è il porto sicuro, è il faro che orienta ed illumina la vostra navigazione.?[4] .
[1] Giovanni Paolo II, CELEBRAZIONE DELLA PAROLA CON LA GENTE DEL MARE, Molo della Piazza Kosciuszko (Gdynia)- Giovedì, 11 giugno 1987
[2] (Paolo VI, PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO MARIANO DI NOSTRA SIGNORA DI BONARIA, OMELIA, Cagliari, 24 aprile 1970)
[3] INCONTRO DI GIOVANNI PAOLO II CON I MARITTIMI, I PESCATORI E I PORTUALI PRESSO IL PORTO COMMERCIALE DI GAETA Domenica, 25 giugno 1989
[4] Giovanni Paolo II discorso ai portuali e ai pescatori, Civitavecchia 19 marzo 1987